Vignetta satirica di José Guadalupe Posada pubblicata su Hoja Suelta nel 1901 in riferimento al ballo dei quarantuno
Il ballo dei quarantuno fu una retata di polizia avvenuta il 17 novembre 1901 a Città del Messico in Calle de La Paz, nel quartiere periferico della Colonia Tabacalera, durante la presidenza di Porfirio Díaz,[1][2][3] con l'irruzione in una festa danzante che si svolgeva tra quarantadue uomini, ventuno dei quali vestiti da donna[4] di cui però solo quarantuno furono arrestati (da cui il nome dell'avvenimento). Nonostante gli sforzi del governo per insabbiare la vicenda, la stampa messicana diede ampio risalto al fatto poiché gli arrestati appartenevano alla classe alta della società dell'epoca e tra essi figurava anche il genero del presidente Díaz, Ignacio de la Torre y Mier, dando così vita a uno degli scandali più clamorosi del primo Novecento.
Nel novembre 2020 gli avvenimenti sono stati raccontati nel film Il ballo dei 41.[5]
^(ES) Carlos Monsiváis, La Gran Redada, su jornada.unam.mx, La Jornada, 8 novembre 2001. URL consultato il 16 dicembre 2007.